Issopo: Hyssopus officinali L. subsp. officinalis

L'Issopo (Hyssopus officinali L. subsp. officinalis) è conosciuto e apprezzato sin dall’antichità e intorno ad esso gravitano usi, miti e leggende, che spaziano dall’ambito strettamente erboristico a quello magico-religioso e alimentare.

Comunemente coltivato ad uso officinale, risulta spontaneizzato in numerose regioni italiane e a causa del suo carattere sinantropico (non a caso è presente in prossimità di centri abitati o di antichi ruderi) spesso è difficile valutarne l'origine autoctona. Particolarmente vistoso e riconoscibile durante il periodo di fioritura (in condizioni sterili può essere confusa con altre specie appartenenti alla stessa famiglia), allo stato selvatico preferisce gli ambienti rupestri, i luoghi sassosi ed erbosi aridi.

«Aspergimi con l’Issopo e sarò mondato, purificami e sarò più candido della neve»: l’antica saggezza di questo Salmo biblico condensa l’uso generale dell’Issopo come pianta purificatrice. La sua sacralità, riconosciuta sia dai pagani che dai cristiani, ne impone l’utilizzo in numerosi riti di benedizione e di pulizia cosiddetta “astrale”. Questa tradizione è confermata dal significato etimologico dei termini hyssôpos e hyssopus, i quali, di derivazione, rispettivamente, greca e latina, secondo alcuni studiosi sono riconducibili alla parola ebraica ezob o all’arabo azzof, con il significato di “pianta sacra”. Per tale motivo compariva come ingrediente fondamentale nella preparazione degli incensi da bruciare e delle cosiddette “Acque della purificazione”. Anche il Re Salomone, così narra la tradizione, conosceva e apprezzava i poteri medicamentosi e magici di questa pianta. La troviamo citata nel Vangelo di Giovanni, a proposito dell'evento della Passione: con un ramo di Issopo viene offerta a Gesù, morente sulla croce, una spugna imbevuta di aceto. 

Perché si chiama così:

Hyssopus, nome di una pianta nota nella antichità classica egiziana, greca ed ebraica ma che assai probabilmente non era il nostro issopo ( forse era l’Origanum maru). L’inno ne ha recuperato il nome. Officinalis, delle farmacie.

Tratto da Il grande libro delle erbe, L’erbario dall’A alla Z, cucina-Bellezza-Salute 1985 by Editoriale del Drago

Nel Medioevo era considerato un rimedio contro la peste: con i suoi fumi si disinfettavano le case, le chiese e i lebbrosari. Con rametti d’Issopo si aspergeva l’acqua benedetta nei riti di purificazione delle case e dei campi e si confezionavano coroncine a scopo esorcistico, per tenere lontane le influenze negative. Santa Ildegarda da Bingen (1098-1179) consigliava di macerare le sue foglie nel vino e di somministrare tale medicina nei casi di depressione.

La pianta intera contiene un olio essenziale (una miscela di pinocanfene, beta-pinene, pinocarvone, tujone, delta-germacrene, ecc.), acidi organici (malico, oleanolico, ursolico, caffeico, ferulico, oleanolico, rosmarinico, ecc.), flavonoidi (diosmina ed esperidina), fitosterolo, resina e sostanze tanniche. A scopo alimentare le foglie e i fiori vengono utilizzati, in piccole quantità, per aromatizzare le insalate miste oppure piatti a base di carne (in particolare arrosti) e verdure. Il loro aroma è ottimo per impreziosire minestre, zuppe, ripieni, salse e sughi. Deve essere però impiegata con una certa parsimonia in quanto il suo odore aromatico è molto forte, penetrante e sebbene gradevole, a dosi elevate, può risultare alquanto acre e amaro. Sotto forma di essenza è l'ingrediente fondamentale di numerosi liquori a base di erbe, (Chartreuse, Benedettino,Issopino), tra cui il famoso “Cent'erbe”, alcune ricette differiscono

L'uso medicinale di questa pianta è conosciuto sin dall'antichità: viene impiegata per la sua azione aperitiva, digestiva, carminativa, tonica sul sistema nervoso, antisettica, cicatrizzante, stimolante le difese immunitarie, antispasmodica, balsamica, antipiretica, decongestionante ed espettorante. Il suo olio essenziale dimostra spiccate proprietà battericide e antivirali. Per questa ampia gamma di proprietà farmacologiche, l’Issopo risulta un eccellente rimedio per curare bronchiti croniche, stati influenzali, sinusiti, mal di gola e gengiviti (in forma di collutorio), raffreddori, alcune forme di herpes, problemi digestivi, infezioni intestinali, flatulenza, ansia e affaticamento mentale. Per uso topico, l’infuso delle foglie è impiegato per fomenti, lavande e medicazioni di abrasioni, ferite e piaghe.

Nella medicina popolare il decotto di infiorescenze di Issopo e frutti di Fico, è raccomandato in caso di tonsillite e tosse, mentre l'infuso di fiori viene consigliato per regolare il flusso mestruale (azione emmenagoga) e aumentare la diuresi. La somministrazione interna dell’olio essenziale (nonostante la generale assenza di effetti collaterali) è sconsigliata ai bambini, alle donne in gravidanza e ai soggetti sofferenti d’ipertensione ed epilessia.

Nell’ambito dell’Aromaterapia, l’essenza (vaporizzata, sotto forma di profumo o miscelata a oli da applicare sul corpo) trova impiego in situazioni ed esperienze di particolare coinvolgimento emotivo (come la meditazione, il rilassamento, il massaggio, l’ascolto della musica, la creazione di opere artistiche) e per la purificazione a livello emozionale e spirituale, di persone e luoghi.

Tratto da: https://wsimag.com/it/benessere/10038-lissopo

Tratto dal libro “Le cure miracolose” di Suor Ildegarda.

 Se il fegato diventa sofferente a causa di tristezza, per esempio dopo la morte di una persona cara, esso va curato nel seguente modo:

“Ma quando il fegato si ammala a causa della tristezza, prima che la malattia prenda il sopravvento, si faccia cuocere un pollo giovane con Issopo e si mangi spesso, sia il pollo sia l’Issopo.

Ma si mangi anche l’Issopo crudo macerato nel vino e si beva questo vino, perché l’Issopo gli è di vantaggio in questa malattia più che a colui che soffre di polmoni.”

L’Issopo conferisce ai cibi un piacevole sapore amarognolo e piccante: allo scopo viene utilizzato per insaporire carni, minestre e frittate, oltre che per aromatizzare aceti e liquori.

Tratto da erbe e aromi, gusto e salute dalle piante, Demetra Salute in cucina


"L'issopo purifica come il calore rimuove lo sporco nel vaso. L'issopo è buono a tutti i pasti. È più utile in polvere e cotto che crudo. Rende il fegato attivo e pulisce un po' i polmoni (PL 1156 A).

Ma se il fegato è malato a causa della tristezza della persona, il pollo tenero dovrebbe essere cucinato con issopo prima che la malattia prenda piede. Questa issopo dovrebbe essere preso spesso con il pollo, e issopo fresco dovrebbe anche essere messo nel vino e poi il vino dovrebbe essere bevuto perché l'issopo è più utile per questa debolezza che per chi soffre del polmone.


Tratto da: https://www.santahildegarda.es/tienda/it/erbe-e-spezie/68-hisopo.html

Altra ricetta tratta dal libro Erbe sottovetro, Dora Venturelli, Natura & Benessere
 

Vino di issopo

Ingredienti: 
50 gr di sommità fiorite di issopo,
1 litro di vino tipo Marsala
Porre il vino, e i fiori di issopo in un recipiente con chiusura ermetica e lasciare macerare il composto, in un luogo buio e asciutto, per 10 giorni.Filtrare e imbottigliare. Bere due o tre bicchierini da liquore durante la giornata, in caso di raffreddore, influenza e tosse.

Sciroppo

Ingredienti:

100 gr di steli di issopo
1,5 kg di zucchero
1 litro d’acqua

Pestare In un mortaio gli steli d’issopo, portare a bollore l’acqua in una pentola e versarvi gli steli. Mettere un coperchio e lasciare raffreddare. Filtrare e rimettere sul fuoco, aggiungendo lo zucchero. Mescolare fino a quando il liquido avrà raggiunto una giusta consistenza. Imbottigliare e utilizzare lo sciroppo in caso di tosse.

Erbe sottovetro, Dora Venturelli, Natura & Benessere

Vino medicale

Ingredienti e dosi per 4 persone
25 g di bulbi di colchico
15 g di foglie di frassino
25 g di fiori di spirea
5 g di foglie di issopo
50 cl di vino marsala
Mettete in un vaso di vetro i primi 4 ingredienti.

Coprite con 50 cl di vino marsala e lasciate macerare per 10 giorni, quindi filtrate.

Utile contro i reumatismi: 1 bicchierino al giorno.

Altra ricetta: Liquore alle erbe:


Tritare o pestare finemente in un mortaio, gr.8 di semi di coriandolo, gr.4 di semi di anice, gr.2 di cannella, gr.2 di radice di angelica, 2 chiodi di garofano, gr.3 di finocchio, un pizzico di zafferano, gr.2 di fiori di issopo, gr.3 di fiori di melissa, gr.2 di fiori di timo serpillo, 2 bacche di pino o di abete. Il tritato di queste erbe deve essere messo a macerare in 2 litri di alcol, in un apposito recipiente ben chiuso, per circa 20 giorni.
 
Il recipiente, ogni tanto deve essere agitato. Dopo tale periodo, filtrare, aggiungere una soluzione composta da 1 litro d'acqua e gr.700 di zucchero e far riposare per altri 20 giorni.

L'Arrosto dei Salassi

Cucina Senza glutine, Senza lattosio, Senza uova
Preparazione 10 minuti
Cottura 1 ora 10 minuti
Tempo totale 1 ora 20 minuti
Porzioni 6 persone

Ingredienti

due petti di pollo circa 1 kg e 400 gr
200 gr di lardo a fette
50 gr di miele meglio se di castagno
ginepro, timo, 1 spicchio d'aglio, issopo, alloro

Istruzioni

Iniziate dividendo a metà i vostri petti e privandoli dell'eventuale ossicino.

Scaldate leggermente il miele di castagno a bagnomaria o semplicemente al microonde e spalmatelo su tutta la superficie di ogni pezzo di carne.

Tagliuzzate l'aglio, schiacciate il ginepro, spezzettate le erbette e cospargete sul miele.

Non dimenticatevi di salare per bene la carne.

Avviluppate la carne con le fettine di lardo e assicuratele con uno spago da cucina.

Adagiate i vostri quattro fagottini in una teglia coperta con un foglio d'alluminio in forno statico a 180° per circa un'oretta abbondante, ricordandovi ogni mezz'ora di rigirarli per farli abbronzare uniformemente.Link

Torta di patate con Issopo

Sbucciate 800 g di patate, grattugiatele e tagliate una cipolla ad anelli.
Scaldate due cucchiai di olio d’oliva in una padella antiaderente, mettete le patate e la cipolla, insaporire con del sale alle erbe e fate soffriggere mescolando ripetutamente. Prima della fine della cottura, aggiungete 4 o 5 cucchiai d’issopo e date la for
ma di una torta. Cuocere il tutto a fuoco medio.Girate, aggiungete un cucchiaio di olio d’oliva e terminate la cottura dell’altro lato.

Sale alle erbe

Ingredienti: 500 gsale marino (grosso)

50 gerbe aromatiche (io ho usato rosmarino, salvia, prezzemolo, maggiorana, elicriso italiano, issopo officinale). Scegliete voi la proporzione delle varie erbe, ho abbondato di rosmarino e salvia in quanto mi piace molto e ho usato un po’ meno di elicriso italiano e issopo officinale, ma potete anche favorire un’altra erba aromatica o metterle tutte in quantità uguale, come preferite. L’unica cosa, la proporzione di erbe aromatiche e sale da utilizzare e 1:10.

Per preparare il sale aromatico alle erbe fresche lavate le erbe e asciugatele bene. Utilizzate solo le parti non rovinate ed eliminate i rametti di rosmarino e timo e gli steli duri di prezzemolo e salvia.

Mettete quindi nel frullatore il sale, o una parte del sale, a seconda della capienza del vostro frullatore e quindi aggiungete parte delle erbe aromatiche.

Iniziate a frullare e man mano che sale e erbe si tritano aggiungete il resto delle erbe. Frullate fino a tritare tutto finemente.

Frittata all’issopo


RICETTA PER PASQUA: L’AGNELLO IN CROSTA ALL’ISSOPO

Ovviamente l’abbiamo provata insieme prima di parlarne e il responso è stato molto favorevole in sala venerdì scorso durante la cena “biodinamica”: con l’approssimarsi della Pasqua e con l’agnello ormai in frigo, ecco un modo originale e tradizionalissimo (l’Issopo veniva usato già dagli israeliani ai tempi della cattività egizia) per preparare il classico Agnello pasquale:

Ricetta: Cuocere il carré o il coscio dell’agnello nel forno a 200° (calcolare circa 20’ per ogni 500 g di carne) dopo averlo salato e pepato e ben profumato con un trito di aglio e pepolino.
Preparare intanto una pasta con 160 gr. di pangrattato, 240 di burro morbido e un battuto di issopo, pepolino, poche foglie di menta e qualche spicchio d’aglio. Lavorarla come se fosse una brisée.

Togliere l’agnello dal forno e distribuire la pasta sulla carne facendola aderire bene.
Rimettere in forno finchè non si sarà formata una bella crosticina dorata.

 Link

Parti utilizzate

Le sommità fiorite, recise da dove il fusto non è più legnoso ( un palmo sotto l’ infiorescenza. Per gli usi culinari le foglie possono essere raccolte al bisogno.

Conservazione

Legate i fusti fioriti in mazzi e lasciateli appesi in locali asciutti, ombrosi e ventilati. Se desiderate conservare le sole foglie, coglietele prima della fioritura, quando è più alta la concentrazione dei principi attivi.

Epoca di raccolta

Da giugno-luglio a settembre, in piena fioritura.

Proprietà curative

L’Issopo è aromatico, balsamico, espettorante, carminativo, digestivo, cura della tosse, catarri, asma e raffreddore; agevola la digestione e combatte il meteorismo. La sua proprietà più nota, però, è quella anticatarrale : come Ildegarda, anche la scuola medica salernitana, nel XII secolo, la annovera tra le erbe curative dell’apparato respiratorio.

Come lo usiamo

In forma di infuso, tisana per contrastare tosse e mal di gola, si usa con successo nelle affezioni bronchiali sopratutto quando ci sono componenti allergiche. Si usa sopratutto come infuso dolcificato con il miele. Anche in tintura e essenza. In cucina si impiegano foglie e fiori per aromatizzare carni e minestre alle quali l’Issopo conferisce un gusto resinoso molto particolare e non sempre gradito, almeno al primo assaggio.

Essendo fortemente aromatica l’erba ( sopratutto l’essenza) è largamente impiegata nell’industria farmaceutica, in profumeria(soprattutto nella profumazione dei saponi ), nella confezione di caramelle e infine nella produzione di liquori, tra cui ricordiamo l’amaro Benedettino.
 

Dove cresce

Predilige i terreni sassosi, aridi e calcari, dove cresce sporadicamente. Cresce in climi temperati e miti, prediligendo zone collinari esposte al sole e con i suoli asciutti; spesso viene coltivato nei giardini come aromatica, noi la coltiviamo presso il giardino degli aromi a milano e presso ortofficina società agricola a nova Milanese.

Controindicazioni

L’essenza è sconsigliata ai soggetti eccitabili, perché provoca tremore e vasocostrizione; addirittura, secondo alcuni, a dosi elevateprodurrebbe, in soggetti predisposti, vere e proprie crisi epilettiche.

Inoltre, benché l’Issopo sia adatto a curare le malattie dell’apparato respiratorio sarà bene evitarne l’uso nel momento in cui infiammazione è allo stato più acuto.

Qualche informazione in più

Per tradizione l’Issopo è considerata una pianta purificatrice, da usarsi nei riti ecclesiastici di riconsacrazione e depurazione.

Del resto era sacro gia per gli antichi: Re David invoca Dio dicendo: << Purificami con l’Issopo e saró puro>>, e nell’Esodo leggiamo che in Egitto Dio risparmiava le case degli ebrei che avevano affisso all’uscio un ramo di issopo.

Dopo l’essiccazione foglie e infiorescenze mantengono a lungo il loro profumo. Sono quindi, degli ottimi componenti dei pot-pourri usati per deodorare la casa. Inoltre contribuiscono ad allontanare tarme e pidocchi.

L’Issopo è un’ottima specie mellifera, in grado di fornire una produzione di miele doppia rispetto a quella della lavanda

Tratto da:piante aromatiche Francesco Beldì Terrà Nuova Edizioni.

Bellezza

L’infuso preparato lasciando riposare 50 grammi di sommità fiorite di issopo in un litro d’acqua costituisce una buona lozione purificante e tonificante; applicato sotto forma di compresse esercita sulla pelle un’azione stimolante. Lo stesso infuso, ma preparato in dosi meno concentrate (20 grammi per litro d’acqua), può essere utilizzato per impacchi oculari. Le proprietà stimolanti dell’issopo possono anche essere sfruttate per un buon bagno tonificante ponendo nell’acqua calda una manciata di sommità fiorite racchiuse in un sacchettino di garza o tela sottile.

Tratto da Il grande libro delle erbe, L’erbario dall’A alla Z, cucina-Bellezza-Salute 1985 by Editoriale del Drago

RICETTA: GEL FLUIDO ALL'ISSOPO

 8g.       foglie di issopo
 100 g.  acqua
 –
 100 g.  acqua di cottura dell'issopo
 40 g.    zucchero
 3g.       agar agar in polvere

Versate un po' di acqua in un pentolino e portatela ad ebollizione. A parte versate dell'acqua fredda(meglio ancora acqua e ghiaccio) in una ciotola. Quando l'acqua arriva a bollore versate le foglie di issopo e sbollentatele per 30 secondi. Scolatele con una schiumarola e versatele subito nella ciotola con l'acqua fredda. Lasciate le foglie di issopo a bagno per circa 2 minuti in modo che si raffreddino completamente, quindi scolatele per bene.
 Versate i 100 g di acqua in un contenitore stretto ed alto (il classico contenitore venduto assieme ai mixer), aggiungete le foglie di issopo e frullate tutto con unmixer ad immersione. Riponete il contenitore in frigorifero. Questa operazione di sbollentatura serve per mantenere il colore verde brillante dell'issopo. Prendete un altro pentolino e versate 100 g di acqua di cottura dell'issopo (per recuperare parte del gusto perso) e cominciate a scaldare su fiamma media. A parte mescolate lo zucchero e l'agar agar in polvere. Quando l'acqua diventa tiepida aggiungete le polveri e mescolate con una forchetta per farle sciogliere, in modo da evitare la formazione di grumi. Portate ad ebollizione, quindi fate sobbollire a fiamma minima per 2-3 minuti. Versate il composto sul contenitore con l'issopo frullato, coprite con pellicola trasparente (non a contatto) e fate raffreddare fino a gelificazione. Una volta freddo e gelificato, preparate il gel fluido all'issopo. Ci sono due modi per farlo. Il migliore è versare il composto gelificato in un frullatore, quindi azionarlo a velocità massima fino ad ottenere appunto un gel fluido. Il secondo modo è prendere un mixer ad immersione e frullare il composto nella ciotola. Conservate il gel fluido in frigorifero, dura 3-4 giorni.


Issopo secco (infiorescenze e foglie) disponibile in busta 30 gr. - 100 gr. - Info gebosalt@gmail.com e/o presso Ortofficina Società Agricola a Nova Milanese, Lombardia, Italy

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